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“Nevermore”
Mai più, disse il corvo
Ma che ne sapeva il corvo
di “mai” e di “sempre”?
Chissà se tutto questo, se era questa
la ragione del suo nero cupo, aveva intravisto
in un volo notturno l’asse
della ruota che da un momento
all’altro si spezza
e l’eterno ritorno come un
vecchio orologio che si ferma fra le undici
e le dodici per molti anni.
Mai più, disse, e non dovette
dirlo ancora, perché presto
il “mai più” prese il posto
del corvo e si affacciò alla finestra
come una frase maledetta.
E di nessun altra sappiamo
così poco da confonderla
di notte con l’ombra di un uccello.
in Vida Oculta
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