|
||||||||||||||||
Maria da Conceição Lima | ||||||||||||||||
“Residenza” Tornerai dalla strada vecchia senza preavviso. Sarà come ieri, sul far della sera: remoto, repentino, il sibilo. E sul sentiero un singhiozzo di festa sparso. La luce sarà umida la pioggia intima sull’impronta dei tuoi piedi. Un dito e una foglia dopo l’altra toccherai i profumi i sortilegi del giardino il piccolo limone della nonna il decrepito izaquenteiro l’ocá adombrato il kimi storto e sulla soglia, impresso nell’argilla il fantasma del montone bianco. Lo scalino scricchiolerà al primo passo Salirai lentamente, concreto senza calpestare la tavola sconnessa del pavimento. La porta sarà aperta, la fiaccola accesa. in O útero da casa |
||||||||||||||||
n. 1961 S. Tomé e Príncipe | ||||||||||||||||
© Instituto Camões, 2007 | ||||||||||||||||